Sea sorrow - Il dolore del mare
Regia di Vanessa Redgrave
Genere Documentario | Anno 2018 | Durata 74 min.
- ADATTO A
- Medie Superiori
- TEMATICA
- Guerra, Inclusione sociale, Storia
Materiali didattici
Sea sorrow – Il dolore del mare segna il debutto alla regia di Vanessa Redgrave e rappresenta una riflessione molto personale sull’odierna situazione di crisi che vivono i rifugiati. Gli occhi sono quelli degli attivisti e rifugiati che raccontano il loro passato e il loro presente in un documentario dalle tinte drammatiche che ci spinge a riflettere sull’importanza dei diritti umani.
Sinossi
SEA SORROW – IL DOLORE DEL MARE segna il debutto alla regia di Vanessa Redgrave in collaborazione con il figlio Carlo Nero, qui in veste di produttore del film.
L’opera, ricca dispunti di riflessione e meditazione, è stata girata in Grecia, Libano, Italia, Calais e Londra. In essa Vanessa Redgrave si mette sulle tracce della storia passata e presente dei rifugiati in Europa. Ripercorre episodi della propria storia personale, in particolare di quando all’età di due anni dovette fuggire da Londra agli albori dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale; o ancora del periodo da studentessa, in cui si dedicò al volontariato in aiuto dei rifugiati ungheresi; per finire con il viaggio intrapreso in Libano per incontrare un bambino palestinese di tre anni che si trovava in un campo per rifugiati.
Il laburista Lord Alfred Dubs racconta della sua fuga dai nazisti e del suo arrivo a Londra come rifugiato dalla Cecoslovacchia, grazie all’operazione Kindertransport e spiega la ragione per cui è tanto dedito all’assistenza ai minori rifugiati attraverso il suo continuo impegno affinchè essi ottengano in Inghilterra la protezione che spetta loro di diritto. L’impegno di Lord Dubs è stato di ispirazione per molte persone in Inghilterra, spingendole a dare il loro contributo in aiuto dei minori rifugiati. Sir Peter Sutherland, Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per le Migrazioni, ha espresso in modo chiaro e risoluto che i governi europei non devono interrompere le convenzioni stipulate in merito alla possibilità di asilo per i rifugiati.
Ralph Fiennes, Emma Thompson e Simon Coates hanno contribuito alla realizzazione di alcune scene del film incentrate sui rifugiati; mentre la coraggiosa Juliet Stevenson, che ha passato nove mesi lavorando per i bambini di Calais assieme alle associazioni Help Refugees, Citizens UK e Safe Passage, ha espresso in pubblico il suo pensiero durante un comizio tenutosi a Parliament Square.
La pellicola include anche scene ispirate all’opera La Tempesta di Shakespeare, in cui Fiennes interpreta il ruolo di Prospero. Oltre alle interpretazioni artistiche, il film include testimonianze reali e attuali di rifugiati sopravvissuti ai recenti conflitti moderni e alle persecuzioni che affliggono il Medio Oriente e l’Africa.
"È stato Shakespeare a ispirare il titolo del film: "Our sea sorrow" dice a un certo punto il personaggio di Prospero all’interno dell’opera La Tempesta, mentre racconta alla sorella di come sono scampati all’annegamento a bordo di una barca di fortuna ormai alla deriva. Credo che le parole del Bardo esprimano perfettamente la tragedia vissuta dai rifugiati drammaticamente annegati e inghiottiti dal mare nel disperato tentativo di trovare una via di fuga dalla violenza della guerra e dalla feroce povertà a cui erano destinati se fossero rimasti nei loro paesi di origine."
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La visione di questo film è consigliata anche in occasione delle seguenti ricorrenze: